LA BATTAGLIA CONTRO IL WEB ED I SOCIAL ! ! !

LA BATTAGLIA CONTRO IL WE ED I SOCIAL ! ! !

LA BATTAGLIA CONTRO IL WEB ED I SOCIAL ! ! !

 
Da tempo il web e i social media sono entrati a far parte della nostra vita adulta. Noi adulti ma anche e soprattutto i ragazzi e i bambini utilizziamo i social quali Instagram o Facebook per coltivare relazioni, esprimere opinioni, mostrare scorci della nostra vita .
Talvolta però si fa un uso non corretto di tale forma di partecipazione, arrivando ad usare i social come strumento di offesa e diffamazione per gli altri, diffondendo odio e causando valore. Soprattutto a danno dei più fragili per questioni di contesto, anagrafiche o caratteriali.
Stiamo notando che anche il nostro mondo non è esente da tutto ciò e sempre più spesso osserviamo in rete commenti offensivi e denigratori che niente hanno a che fare con lo spirito della lealtà sportiva o almeno di quello che dovrebbe incarnarla.
Sta capitando sempre più spesso di leggere post in cui l’aggressività e la violenza prendono il sopravvento su quella che potrebbe essere una sana rivalità tra squadre di calcio. Tali post arrivano a costituire veri e propri esempi di cyberbullismo. Chiediamo allora a tutti i nostri tesserati (al momento pochissimi per fortuna) di interrompere immediatamente di pubblicare messaggi (o astenersi dal farlo)con offese o dal contenuto aggressivo, intimidatorio, svalutativo, denigrante, violento o volgare nei confronti di altre Società o di loro tesserati. La società Lucento non tollererà alcun tipo di messaggio d’odio scritto da parte di propri tesserati e giustificato in nome di rivalità calcistiche.
Poiché l’impegno del contrasto al cyberbullismo riguarda l’intera società ci impegneremo a vigilare e riteniamo fondamentale che tutti (genitori, istruttori, dirigenti) , ciascuno con le proprie competenze, contribuiscano a combatterlo.
Saremo felici di allearci con le altre Società che vogliono portare avanti insieme a noi questo messaggio. Uniti si vince e forse riusciremo a dare un calcio al Cyberbullismo.
Mauro Melluso Vicepresidente e delegato alla tutela Minori

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